stelle

Più non duole
quella cicatrice
se sopra ci scivola
il dito di Mnemòsine:
tu che mi abbracci,
color nocciola tostata,
alle spalle,
mentre dall’alto
l’isola di sonagli diamantati guardo:
ho bollicine alla testa
e sento il tuo naso e labbra
dondolarmi sul collo
e tu che mi sospiri.
La gioia in ciò che è stato:
più non duole
quella cicatrice,
io stessa mi porto là
dove tu mi hai lasciata.




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