Sulla soglia
non varco,
bensì vacillo.
Come si osa?
Provo l’equilibrio
sul ramo fine del possibile;
l’indecisione è cemento
per le scelte.
Spezzato l’incantesimo dell’opportunità
precipito nell’infermità.
Io sto,
mi pianto,
mi impunto,
resto.
Sbircio davanti e dietro me,
mi calmo:
come un girasole
io so aspettare.
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