posa

Impaurito
un gatto minaccia tra i versi
inarca artigli e dorso:
il corpo scompone.
Così io isolo pezzi di me
per un ascolto acuto,
nel timore di non trovarti più
nell’ebano,
nella nocciola,
nel riso,
nell’accento,
nel viscido,
nel liscio:
i vizi dei sensi miei.
Ciò che mi resta di te
in un pugno solo stringo
quale preda, un uccellino,
sotto la zampa.




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