ragno

Chi m’ha intrecciato
in gola
la voce?
Vibra dal ventre
il mio ardore
eppur soffoca nell’otre

il respiro
e ogni anelito di parola.
Suono alcuno
trapassa le maglie fitte
di questa rete di corde.
In bocca mi resta
aria che inghiotto:
come bolla di sapone,
appassisce là dov’è nata,
gonfia di trasporto.




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