upside down

Guardati,
ti riconosci nella camera
oscura della mia memoria?
Quelle spalle son bene le tue?
Quel profilo netto, quella fronte
inquieta, sei tu?
Invidio tu possa subire

gli umori del mare.
La notte mi sfogli
petalo dopo petalo,
sgrani segreti: sussurri tatuati
sulla mia schiena.
Ribollle la tua presenza
nelle vene del mio presente
e così niente calma né appiana
la superficie del mio sonno
increspato dalla tua fame di ritorno,
passato.




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