castighi

Avvampa le guance
questa gemma,
del soffione il seme,
che di te
non saprò,
non vedrò,
non avrò.
E mi strugge,
mi schianta,
mi agghiaccia:
tornare alla terra
niente mi è
di fronte alla prospettiva
di perdere le linee
le coincidenze
e la voce
il sapore
quel tepore
di te,
muore nel viaggio
quell’embrione
mai arrivato.




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